29 Mag Alle azienda mancano 300.000 lavoratori, aumentano tattiche predatorie, denuncia la Camera di commercio ceca
(Fonte: il sito internet novinyk.cz 10.5.2018)
A causa del numero record di posti di lavoro disponibili, la Camera afferma che l’economia ceca subisce gravi danni. Solo quest’anno le casse statali ci hanno rimesso almeno 84 miliardi di corone ceche a titolo di tasse e prelievi. Se si superasse la necessità di lavoratori e grazie a questo le aziende sarebbero in grado di accettare un maggior numero di ordinativi, l’economia ceca crescerebbe molto più velocemente.
«Se i datori di lavoro riuscissero a far occupare attualmente tutti i posti vacanti, soltanto a titolo di prelievi dei dipendenti e dei datori di lavoro e a titolo di imposte sulle retribuzioni, le casse statali migliorerebbero la loro situazione di oltre 67 miliardi e di altri 17 miliardi di imposte indirette come l’IVA» ha affermato il portavoce della Camera di commercio ceca Miroslav Diro.
Il problema riguarda praticamente tutte le aziende.
La Camera di commercio ceca sottolinea che il problema della copertura dei posti di lavoro è molto più grande di quello che si dice. La mancanza di persone colpisce quasi tutti i datori di lavoro del Paese, cioè le 280.000 imprese nella Repubblica ceca. In media, in ogni azienda manca più di un lavoratore. «I problemi seri, a causa dei quali alcune aziende hanno iniziato a limitare la produzione, sono evidenti nelle aree con zone industriali» ha aggiunto Diro.
La Camera di commercio registra anche una maggiore incidenza di pratiche predatorie nel reclutamento di dipendenti. Ci sono casi in cui i dipendenti si fanno pagare di più e vanno da un altro datore di lavoro senza che presso il primo datore abbiano dato il preavviso. La Germania, che nel contempo ha a che fare con un numero record di posti liberi, toglie lavoratori al settore privato interno soprattutto dalla parte occidentale del Paese.
Un concorrente del settore privato è altresì il settore pubblico. In soli cinque anni lo Stato ha assorbito 30.000 persone dal mercato del lavoro. Il settore privato sarebbe disposto ad assumere due terzi dei dipendenti che attualmente paghiamo dal bilancio dello Stato. Per l’economia ceca questo sarebbe un boom eccezionale.
L’ufficio del lavoro, nella giornata di giovedì, ha comunicato che nel mese di aprile il tasso di disoccupazione nella Repubblica Ceca è sceso al 3,2% e gli uffici del lavoro di occupazione hanno registrato 242.798 candidati ad un posto. L’ufficio del lavoro, allo stesso tempo, ha evidenziato 267.107 posti vacanti.
Ai datori di lavoro infatti mancano almeno 40 mila persone in più rispetto a quanto dichiarato giovedì dall’Ufficio del Lavoro, ha detto la Camera. Molti annunci di lavoro vengono pubblicizzati direttamente sui portali di lavoro o coinvolgono le agenzie delle risorse umane.
Non si tratta solo di posizioni manageriali a diversi livelli. Le aziende chiedono anche lavoratori stranieri alla Camera di Commercio. L’Ucraina da agosto 2016 ha fornito alle imprese 15.000 lavoratori qualificati con certificato di apprendistato, in gran parte artigiani. Circa 2000 aziende al mese invocano l’Ucraina.
Tuttavia, secondo le informazioni dei membri della Camera di commercio, sempre più stranieri stanno arrivando nella Repubblica ceca. Se non contiamo gli slovacchi, il più delle volte sono cittadini dalla Spagna, Grecia e Italia, Paesi che affrontano un alto tasso di disoccupazione.
Molte aziende stanno anche cercando di ottimizzare la produzione mediante la robotica e la digitalizzazione. Ma i produttori di macchine e robot non sono in grado di soddisfare la domanda e devono affrontare anche la mancanza di capacità di personale altamente specializzato.