14 Mar L’Amministrazione finanziaria molto probabilmente sarà in grado di ottenere i dati dei clienti delle banche, degli avvocati e dei consulenti fiscali. La proposta del partito «Pirati»» viene sostenuta dalla Commissione bilancio.
(Fonte: sito web Hospodářské noviny del 14/3/2018)
- La direttiva europea impone alle banche o agli avvocati di fornire i dati dei propri clienti in caso di sospetto riciclaggio di denaro.
- Le informazioni dovrebbero inizialmente servire solo per la cooperazione internazionale. Il Ministero delle finanze e il partito dei Pirati ora vogliono estendere questo obbligo alle società ceche.
- Mercoledì una tale versione della modifica dell’ordinamento tributario è stata sostenuta anche dai membri della Commissione bilancio della Camera dei Rappresentanti.
Il tentativo europeo relativo alla cooperazione internazionale nella lotta contro i reati fiscali nell’impostazione ceca è destinato verosimilmente a cambiare la legge che rafforzerà in modo significativo i poteri delle Amministrazioni tributarie ceche.
L’originaria direttiva richiede che i funzionari fiscali cechi possano accedere alle informazioni provenienti dalle banche o dagli avvocati nel caso in cui esista una richiesta da parte di un’Amministrazione tributaria di un altro Stato. I dati includeranno, ad esempio, chi è il titolare effettivo del conto bancario o il proprietario dell’azienda. Tuttavia, Alena Schillerová (partito ANO), ministro delle finanze, va oltre questo quadro.
Il Ministero ha commissionato una modifica alla legge sull’ordinamento tributario, il cui testo è tale per cui l’amministrazione tributaria potrà chiedere alla banca dei dati, altrimenti sarebbero coperti dal segreto bancario, anche nei casi di indagine puramente nazionali. L’emendamento non ha voluto includere in questo dovere anche gli avvocati, i consulenti fiscali ed i revisori dei conti. Ma ora con una propria proposta li ha inclusi il deputato il Jakub Michálek (partito Pirati).
Rompere il silenzio degli avvocati in caso di sospetto riciclaggio del denaro può attualmente farlo solo il Finanční analytický úřad (FAU) , un’unità di intelligence specializzata che ricade sotto il controllo del Ministero delle Finanze.
La proposta della Schillerová e quella di Michálek sono state accolte con favore dai deputati della Commissione bilancio della Camera dei Rappresentanti nella giornata di la mercoledì. Ci sono pertanto tante possibilità che la proposta possa passare alla Camera in terza lettura la prossima settimana. Quindi la proposta verrà poi esaminata dal Senato.
I poteri delle Autorità tributarie, in vista dell’adozione della direttiva europea, sono stati aumentati, in modo simile in Germania e nella Repubblica slovacca.
«C’è una situazione paradossale per cui gli avvocati e altre professioni elencate devono fornire le informazioni per le finalità di tutela delle imposte estere, ma non si prevede un analogo sistema per le Amministrazioni tributarie ceche, anche nei casi di reati tributari qualificati» ha detto Michálek, il deputato che ha proposto l’emendamento.
Per un reato fiscale, Michálek ha scelto il limite di 500.000 corone ceche, principalmente perché il superamento di detto limite viene considerato un «danno considerevole» ai sensi del codice penale. Miroslav Kalousek del partito Top 09 considera questo limite molto basso. «In questo modo la rottura della riservatezza sarà de facto generalizzata. Mediante la proposta di emendamento vi state preparando a dare un colpo fondamentale al diritto costituzionale, il che mi sembra scandaloso”, ha detto Kalousek, che insieme con altri deputati del partito ODS ha votato contro la proposta dei Pirati. Kalousek ha detto che se la legge passasse in questa forma, prenderebbe in considerazione un ricorso alla Corte costituzionale.
L’Ordine degli avvocati cechi (ČAK) rifiuta l’ulteriore perseguimento della violazione del segreto dell’avvocato al di fuori del campo di applicazione della direttiva. «La confidenzialità e la riservatezza dell’avvocato nel rapporto con il cliente fanno parte della legge costituzionale e la restrizione di questa legge dovrebbe essere una eccezione» afferma Robert Němec, Vicepresidente dell’Ordine. Secondo lui, il mancato adempimento di un obbligo fiscale certamente non rientra in tali casi eccezionali. «Esso (mancato adempimento di un obbligo fiscale) non può essere messo allo stesso livello dei casi che legittimano la violazione della riservatezza nei casi di lotta contro la criminalità, come sono i casi di riciclaggio del denaro e di finanziamento del terrorismo» ha aggiunto Němec.
Coloro i quali nella Commissione criticano il fatto di aumentare i poteri degli impiegati hanno indicato l’abuso dei provvedimenti cautelari. Grazie a tali provvedimenti l’Amministrazione tributaria blocca i beni aziendali in caso di sospetto di frode fiscale. Recentemente, tuttavia, sono state emesse sentenze che affermano come i beni siano stati erroneamente bloccati. ««Le misure cautelari rappresentano un grosso problema nel servizio dell’Amministrazione tributaria» afferma Mikuláš Ferjenčík (Pirati).
La Commissione bilancio ha sostenuto anche l’emendamento di Helena Válková (ANO). Prevede la creazione di un unico punto di contatto che, al posto delle singole Amministrazioni tributarie od uffici comunali, richiederebbe i dati agli avvocati. Inoltre, l’obbligo di fornire le informazioni non si applicherebbe a quei documenti ottenuti dall’avvocato prima dell’entrata in vigore dell’emendamento.
Nel caso delle banche, viene ridotta anche la gamma di dati che devono fornire sui loro clienti.