16 Ott Nella Cechia mancano 440.000 lavoratori, le imprese non lo segnalano neanche più all’Ufficio del lavoro. Secondo la Camera di commercio i lavoratori vanno in Germania o nel pubblico impiego
(Fonte: il sito internet ceskenoviny del 11 ottobre 2018)
A causa di una carenza del personale nella produzione, la crescita dell’economia interna rallenterà al 3,6% quest’anno e al 3,3% l’anno prossimo. Questo risulta dalla nuova previsione della Camera di commercio, basata su un sondaggio tra gli imprenditori. Ci sarà un minor sviluppo per l’industria e il commercio al dettaglio. La Camera non esclude che entro giugno 2019 ai datori di lavoro potrebbero mancare fino a mezzo milione di lavoratori. Le ultime previsioni di giugno hanno previsto una crescita di quest’anno al 4,2%.
«La buona notizia è che l’economia sta crescendo e crescerà il prossimo anno. Le aziende, tuttavia, si sono trovate in difficoltà. Da un lato, non hanno abbastanza personale e, anche se si sforzano di razionalizzare la produzione con le nuove tecnologie, i tempi di consegna delle macchine si prolungano pertanto, sul lato opposto, non hanno nessuno per produrre» ha dichiarato Vladimír Dlouhy, presidente della Camera
Il mercato del lavoro, a suo avviso, è in una situazione che nella storia della Repubblica Ceca è senza precedenti. Alle aziende ora, ad avviso della Camera, mancano 440.000 unità, con un incremento di oltre 130.000 secondo le statistiche citate all’inizio del mese di ottobre dall’Ufficio del lavoro. Questo ha detto che il numero dei posti vacanti nel mese di settembre è aumentato di più di 316.000. Ad avviso della HK i datori di lavoro sono consapevoli che non trovano nelle filiali dell’Ufficio dei lavoro i lavoratori e pertanto aumentano le offerte direttamente nei portali di lavoro oppure li ingaggiano mediano le agenzie di reclutamento del personale.
Anche il settore pubblico è un concorrente del settore privato In cinque anni lo Stato ha preso 30.000 persone dal mercato del lavoro. Inoltre, decine di aziende hanno in programma di assumere migliaia di persone in zone industriali. In particolare dalla parte occidentale del Paese, i lavoratori vengono pompati nel settore privato domestico dalla Germania. La Germania è alle prese con un numero record di posti vacanti su cui ha già modificato la sua tendenza al ribasso già la scorsa settimana.
Secondo l’analisi della Camera, alle aziende mancheranno 500.000 lavoratori nel giugno del prossimo anno, il che danneggerà non solo gli imprenditori ma l’intera economia. Solo le casse dello Stato riceveranno quest’anno almeno 84 miliardi di CZK per tasse e prelievi in meno che potrebbero essere pagati se i posti vacanti fossero occupati. Nel 2019, secondo la Camera, le perdite potenziali raggiungeranno altri 110 miliardi di corone.
Pertanto la Camera di Commercio sta negoziando con il governo il raddoppio a 40.000 del contingente annuo di lavoratori in ‘regime Ucraina’, consentendo l’adozione accelerata di una forza lavoro qualificata in questo Paese. La Camera ha a lungo sottolineato che una soluzione a lungo termine al mercato del lavoro è la riforma dell’istruzione. Il reclutamento di lavoratori stranieri, tuttavia, aiuterà i datori di lavoro a breve termine.
Indagini aziendali hanno inoltre confermato che le imprese dovranno affrontare la rapida crescita dei salari nel 2019. Per la prima volta in tre anni, i datori di lavoro lo considerano l’ostacolo più grande al loro sviluppo rispetto alla mancanza di manodopera. I salari aumenteranno dell’8,6% quest’anno e di oltre l’8% nel 2019, segue la previsione della Camera, che utilizza il modello generale di equilibrio economico della Česká spořitelna.
La Camera ha raccomandato ai datori di lavoro nel contesto della contrattazione collettiva con i sindacati di evitare di ritardare gli investimenti necessari per una produzione più efficiente. Le aziende che non investono rischiano di perdere la propria competitività.
La Banca nazionale ceca, nelle previsioni di agosto, prevede che l’economia crescerà del 3,2% quest’anno. Secondo alcuni analisti, tuttavia, è probabile che a novembre la Banca centrale rivaluterà leggermente la stima. Nelle previsioni di luglio, il Ministero delle Finanze prevedeva una crescita economica del 3,2% e l’Associazione bancaria ceca del 3,3%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita dell’economia ceca rallenterà quest’anno al 3,1%.